Glossario

LE PAROLE-CHIAVE DELLA CONSULENZA FILOSOFICA

Vi presentiamo alcune brevi, riassuntive ma efficaci definizioni di concetti-chiave per la consulenza filosofica, ad uso di coloro che praticano questa disciplina e degli utenti che se ne servono.


 

dubbio



“Il suo bigotto timore per lo stato scolastico della rivoluzione giacobina scorge nel mio metodo di far dubitare la gioventù, di mandare a catafascio le categorie e di togliere alle idee la loro dignità accademica, un delitto pedagogico. Codesto timore è fin troppo giustificato, perché il suo spirito di umanità, stia sicuro, è spacciato … spacciato e liquidato. Già oggi non è che un atteggiamento codino, un’assurdità classicistica, una noia dello spirito che provoca solo sbadigli convulsi; a sgomberarla penserà, signor mio, la nuova, la ‘nostra’ rivoluzione. Se noi in quanto educatori poniamo il dubbio, più in fondo di quanto il vostro modesto illuminismo abbia mai sognato, sappiamo molto bene quel che facciamo. Soltanto dalla scepsi radicale, dal caos etico sorge l’assoluto, il sacro terrore di cui il nostro tempo ha bisogno”. Così si rivolge Leo Naphta, gesuita della rivoluzione, contro il suo “nemico”, l’illuminista Lodovico Settembrini, in uno degli ultimi duelli filosofici tra i due splendidi personaggi de La montagna incantata di Thomas Mann. Quella che si può evincere dalla polemica perorazione di Naphta è una nozione forte, attiva ed esemplare di dubbio. Si tratta di un dubbio che non solo è il classico figlio dell’ignoranza e padre della sapienza, che non è solo strumento della critica “socratica” alle incrostazioni ideali inconsapevoli, ma che è anche e soprattutto crogiuolo sempre in ebollizione di nuove forme del pensiero e dell’agire. Qui nasce un terrore sacro perché il dubbio spalanca abissi, terreni vergini da dissodare con nuovo lavoro e nuova fatica, conflitti e battaglie inaspettate, rischi imprevedibili e imprevisti: insomma tutto ciò che è contenuto nella forza al tempo stesso distruttiva e creativa della ragione, che infine pone la domanda più rischiosa, quella sull’assoluto, e la questione più cruciale, quella della vita, della morte e del loro senso. A ciò deve portare il dubbio, e dunque la filosofia (e dunque, in ultima istanza, la consulenza filosofica); tutto il resto è quietismo, ignavia, intellettualismo, decadenza.

                                                                                 Massimo Maraviglia